OFFLINE
LABORATORIO TEATRALE

PER BAMBINI E RAGAZZI

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con le lezioni dell'attore  
NICOLA LE DONNE
Diplomato dell'Accademia delle Arti Teatrali del Teatro Totò di Napoli, selezionato attraverso bando pubblico europeo alla S.C.E.P., diplomato presso l'Accademia di Biomeccanica Teatrale di Mejerchol'd di Perugia e Arteterapia al Centro IGEA, diploma formatore teatrale per bambini e ragazzi presso l'Associazione Europea Formatori Teatrali. Direttore artistico del Teatro Comunale di Palma Campania, del Teatro Biancardi di Avella, della rassegna I Racconti di Dioniso e del settore cabaret del festival "Mamm'e ll'arte". Ha preso parte a numerosi festival prestigiosi, tra gli altri il Teatro Campania Festival, il Festival dei Barbuti, Ridere al Maschio Angioino. Ha ricevuto un encomio da parte del colonnello dell'Aeronautica Militare per lo spettacolo tributo "Ugo Niutta" e un attestato di collaborazione e competenze da parte dell'Università Parthenope di Napoli per i suoi laboratori effettuati al "Master di Pedagogia Speciale" retto dalla Prof.ssa Maria Luisa Iavarone.



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IL PROGETTO

Il laboratorio OFFLINE proposto dall’Associazione di Promozione Sociale “Camomilla a Colazione” rispetta tutte le esigenze legate all’età e ai contesti.  In particolar modo riteniamo che il teatro abbia l’enorme forza di mette in risalto quelle che sono le potenzialità di ognuno spesso nascoste o sottovalutate, grazie alla sua valenza artistica, quanto pedagogica e performativa all’interno della connessione delicata e vitale tra il senso della performance, cioè dell’evento che comunica con l’esterno, e quello della riflessione su modi, tempi e significati del fare che la precede e la rende possibile. Pertanto non si limita a fornire strumenti che accrescono solamente un bagaglio di nozioni disciplinari, ma mira a promuovere un percorso di crescita culturale e sociale, che favorisca la consapevolezza dell’importanza del contributo di ciascuno nella comunità. Il laboratorio prevede due incontri settimanali e si basa su attività che rispecchiano i campi di esperienza, favorendo e rafforzando i loro obiettivi. Le attività saranno svolte da un esperto del settore, coadiuvato nel lavoro da una pedagogista ed è prevista la stesura di un copione ad hoc, a seconda del numero degli alunni. Per la buona riuscita del laboratorio artistico si richiede un max di n.15 ragazzi per ogni fascia di età presa in considerazione.

RECITAZIONE

L'arte drammatica è l'arte del recitare. Diffusa in tutto il mondo, è riconducibile alla cultura e al costume dei diversi popoli e delle differenti etnie. L'arte della recitazione si perde nella notte dei tempi.

1.la scelta consapevole di una forma (nella finzione drammatica il personaggio o la maschera). Un attore normalmente recita un personaggio. Nel caso di una storia vera, o una storia di un personaggio storico romanzata, un attore può recitare un personaggio reale, o una sua versione romanzata, eventualmente sé stesso. Il 'lavoro sul personaggio' è essenzialmente la ricerca della forma (tramite l'azione fisica, vocale ed emotiva) da portare sulla scena.

2.la definizione di uno spazio nel quale tale forma possa agire (il palcoscenico, tradizionale o improvvisato);

3.il tempo stabilito dell'azione (l'elemento drammaturgico, la durata di un testo o di una partitura gestuale).

È utile notare come spesso l'improvvisazione renda variabili le costanti sopra descritte, anche se è opinione corrente dei maestri di questa disciplina che solamente il rigore di uno schema predefinito renda l'attore libero di variarlo. Lo studio del tempo è parte integrante e fondamentale dello studio dell'attore teatrale: evidente nel caso di una battuta comica, la precisione di tempo e ritmo nella parola e nell'azione determina la riuscita di una scena, e spesso dell'intera rappresentazione. Questo è particolarmente determinante in ogni azione performativa che si svolga dal vivo, in cui il riscontro del pubblico è immediato: lo spettatore stesso concorre a determinare il tempo comune dell'evento teatrale, di per sé irripetibile, anche durante le repliche di uno stesso spettacolo.

 DRAMMATURGIA

Il termine "drammaturgia", deriva dal greco antico, ed è composto dalle parole "agire" e "opera", quindi indica l'atto di scrivere per il teatro. Tuttavia, nel corso dei secoli, il termine ha assunto un significato più ampio, andando a comprendere l'insieme degli elementi che compongono lo spettacolo teatrale. All'interno di questa guida, andremo a trattare il tema della drammaturgia, nello specifico, in questo caso, cercheremo di mettere in luce le tecniche di scrittura proprie di questo stile. Il drammaturgo, in base ai vari contesti in cui viene a trovarsi, può andare a ricoprire dei ruoli differenti. Esso, è legato molto spesso ad elementi di carattere prettamente tradizionalistici, derivanti dalla cultura delle diverse nazioni. Nella scrittura teatrale, ci sono elementi presi in considerazione, nella realizzazione delle storie, alcuni dei quali, si basano sulla concezione teatrale di Aristotele, e altri più moderni, sono stati ideati dal drammaturgo Dave Blandl. Gli elementi ideati da Aristotele sono: l'intreccio; i personaggi; il tema; il linguaggio; la musica. Blandl nel '900 aggiunse altri componenti nella stesura di un'opera: l'adattabilità del testo alla scena; la commercializzazione dell'opera; il target audience; la presentazione del testo.

 BIOMECCANICA e PEDAGOGIA

La biomeccanica è un sistema di educazione teatrale: il protagonista è il corpo dell'attore, visto nella sua interezza, come mezzo di creazione artistica e strumento di comunicazione. La biomeccanica teatrale parte dall'allenamento che un attore deve compiere quotidianamente per apprendere e mantenere la tecnica ed arriva alla sistematica risoluzione di ogni necessità scenica. Come per ogni altra arte, infatti, anche quella teatrale ha bisogno di regole "scientifiche" e ben tangibili da cui l'attore dovrà partire per rendersi creativo. La biomeccanica teatrale racchiude in sé il meglio di molte tradizioni performative, dal teatro Kabuki al teatro tradizionale cinese, dalla Commedia dell'Arte al balletto classico, dal circo al teatro barocco spagnolo; tuttavia, privandoli di ogni loro particolare formalismo estetico, Mejerchol'd ne studiò i fondamenti tecnici, quella base neutra da cui ogni attore parte e a cui ritornare in caso di smarrimento, trovando tra loro punti comuni e che successivamente sintetizzò nel programma pedagogico del sistema della biomeccanica teatrale. La “Pedagogia Teatrale” ha come oggetto d’interesse la persona nella sua formazione e promuovere l’espressività del singolo e dei gruppi. Interviene inoltre per la realizzazione di scopi sociali, quali le pari opportunità e l’inclusione.

LE FINALITA’ DEL LABORATORIO

• Dimostrare originalità e spirito d’iniziativa

• Collaborare e cooperare esprimendo la propria espressività

• Sperimentare campi espressivi, motori ed artistici congeniali alle proprie potenzialità

Obiettivi generali:

• Valorizzare le differenze

• Consolidare la capacità di relazionarsi in modo consapevole con gli altri

• Potenziare l’uso di linguaggi verbali e non verbali e della comunicazione

• Promuovere il rispetto delle regole, di sé stessi, degli altri

• Migliorare e potenziare l’autocontrollo e l’autostima

• Stimolare la creatività e la capacità di pensiero critico e divergente

• Potenziare lo sviluppo psico-fisico, affettivo, linguistico e relazionale

Obiettivi specifici:

• Riconoscere d’apprezzare le diverse identità sociali e culturali come occasione di confronto e di

arricchimento;

• Saper rispettare le regole della convivenza democratica e orientare consapevolmente le proprie scelte

• Sviluppare la dimensione estetica e la capacità di giudizio in prospettiva critica e autocritica

• Acquisire strategie di pianificazione, organizzazione e azione mirata

• Usare in maniera pertinente i linguaggi delle varie discipline

• Sviluppare forme di autovalutazione

• Sviluppare le potenzialità espressive e comunicative

attraverso linguaggi verbali e non verbali in situazioni comunicative diverse

• Cogliere il significato dell’intonazione (tono di voce, accenti, pause)

• Utilizzare tecniche di espressione ad alta voce

• Rispettare i turni d’intervento

• Memorizzare e recitare i testi drammatizzati

• Arricchire il patrimonio lessicale

• Sperimentare le varie potenzialità espressive della voce, del corpo

• Utilizzare il linguaggio corporeo per comunicare, esprimere stati d’animo attraverso la drammatizzazione,

le esperienze ritmico- musicali e coreutiche

Competenze trasversali:

• Prevenire e contrastare fenomeni di disagio

• Potenziare l’apertura della scuola per offrire maggiori opportunità di apprendimento e socializzazione

• Implementare la didattica laboratoriale e l’innovazione metodologica

• Arricchire l’esperienza formativa coniugando le tecniche teatrali con le nuove tecnologie

• Vivere l’esperienza teatrale come occasione di crescita personale e sociale

• Potenziare la visibilità delle azioni della scuola sul territorio

Attività:

Attività laboratoriale in aula, flessibili

• Ascolto di storie

• Interpretazione delle storie

• Manipolazione del testo

• Attività di movimento e ritmo

• scelta dei costumi

• giochi di ruoli

Metodologie:

• Metodologie didattiche attive: giochi di simulazione, peer to peer, cooperative learning; cicle time.